Testi dei brani

Il viaggio

Voga voga voga marinaio
Piega la tua schiena spezza le tue braccia
Capitano mio Capitano sono stanco di navigare
In questo mare di acqua e cielo troppo grande per cercare
Nuove terre da esplorare nuovi mondi da violentare
Nel mio cuore c’è una donna troppo sola per aspettare.
Capitano, mio Capitano non riesco più a sognare
Sotto il sole di questa estate che non riesce più a scaldare
La speranza di ritornare il bisogno di approdare
In una casa tanto lontana e pur vicina da toccare.
Voga, voga, voga marinaio
Piega la tua schiena, spezza le tue braccia
Capitano, mio Capitano questa rotta è da cambiare
Ho perso il senso di questo viaggio, la fede e il coraggio
Vorrei spezzare questa catena e gridare al cielo la mia rabbia
Per avere quel che non ho e quel che sono io non lo so
Capitano, mio Capitano ma questa nave è la mia vita
Sospinta a forza da questo vento che asciuga lacrime e sudore
Vedo un gabbiano all’orizzonte gridano terra da sopra il ponte
Sento nascere un nuovo sogno in questo esistere senza ritorno.
Voga, voga , voga marinaio
Piega la tua schiena, spezza le tue braccia

Nell’inverno che arriva

L’inverno è alle porte oramai
E il pensiero ritorna a quel dì
Quando i sogni ed il cuore
Sfidavano il vento
Nella fiaba che fine non ha
E i giorni passavano lenti
Intrecciando ghirlande di fiori
E le gioie e i dolori
Vestivano i colori
Che la notte non ha avuto mai
E si andava a passo di danza
Nel mondo che stava impazzendo
Intonando canzoni
Vittorie e delusioni
Che ogni vita dispenserà
Poi ogni storia pretende il suo fine
E crudele segna il confine
Che l’oro e i diamanti
Gli strilli e i pianti
Non potranno mai cambiar
E adesso che scende la neve
Sembra che tutto sia greve
Il ricordo e i miei occhi
Rivivono ancora
L’amore l’amore per te

Non siamo pecore nere

In tanti sai non fanno che parlare
Del fatto che sia tempo di cambiare
Ma se il potere è da scalzare
Scompaiono come gocce al mare
Non ti basta seguire il pensiero
Che corre dietro vane conclusioni
Solo l’azione traccia il sentiero
Solo chi lotta fa rivoluzioni
La paura ti prende alla gola
La tua mente non vede e non sente
E ti stringe come una tagliola
È un mostro che domina la gente
Fossi nato anch’io pecora nera
Forse non mi sarei fatto fregare
Sarei evaso da questa galera
Senza celle ne muri da saltare
Avrei tinto di rosso il grigio
E saltato invece di strisciare
Donato l’amore senza indugio
Difeso il vero senza trattare
La paura ti prende alla gola
La tua mente non vede e non sente
E ti stringe come una tagliola
È un mostro che domina la gente
Però a me sta bene questa vita
Lavoro casa e televisione
La felicità svenduta tradita
E la verità solo una finzione
Sono qui in un gregge sotto scorta
Dov’è che sta quella pecora nera?
Poverina mi han detto ch’è morta
E lo vedi? Nessuno si dispera.
La paura ti prende alla gola
La tua mente non vede e non sente
E ti stringe come una tagliola
È un mostro che domina la gente

Ninna nanna per una nuova vita

Dormi dormi dormi ancor
Che la scura notte passerà
Stretto al mio cuor
La paura si dissolverà
Domani il sole verrà
E splendente il giorno sarà
E splendente il giorno sarà
Un mondo vecchio muore
Tra le guerre e tanta avidità
Tu nuova vita in fiore
Nel volgo senza identità
Nel deserto pioggia cadrà
E la speranza risorgerà
E la speranza risorgerà
Forte e sano crescerai
Tra le gioie e dolori di ogni età
Sulla strada che farai
Per cercare la tua verità
Accogli chi diverso è da te
E la ricchezza che ti porterà
E la ricchezza che ti porterà
Dolore e pianto patirai
Da chi male seminerà
Ma la forza di una idea
Come una bomba scoppierà
Su ogni tipo di falsità
E da uomo libero vivrai
E da uomo libero vivrai
Dormi dormi dormi ancor

Tutto è cambiato ormai

Il momento è cambiato
E il dolore ti divora
Mentre il mondo da le spalle
E i tuoi pianti ignora
Il cuore con affanno
Detta il passo al tuo respiro
Ed il viso cambia in smorfia
Quando accenna a un sorriso
Non l’hai voluto
Ma così è stato
E l’urlo muore in gola
Perché manca il fiato
Procedi a passo incerto
Il futuro veste in nero
I fantasmi della notte
Danzano tra falso e vero
Milioni di parole
Non bastano a sanare
L’angoscia di affrontare
Occhi pronti a consolare
Non l’hai voluto
Ma così è stato
E l’urlo muore in gola
Perché manca il fiato
La bandiera issata
Ha tradito l’ideale
I castelli si sgretolano
Per la marea che sale
E anche il nostro amore
Ha perso il suo sapore
E diserta pure il sogno
Alla morsa del bisogno
Non l’hai voluto
Ma così è stato
E l’urlo muore in gola
Perché manca il fiato
Donna disperazione
Nuda per la trasmissione
Alza l’indice d’ascolto
Della mala informazione
Nel poco che avanza
Risiede la speranza
Che vuoi avere al fianco
Mentre la notte avanza
Dov’è ch’è stato
Cos’hai sbagliato
Ed ecco un nuovo giorno
A darti fiato

Raggio di sole

Porto il segno di vecchie ferite
Per ogni brutta storia da cantare
Per tutte le battaglie infinite
Che sono sempre lì ad affrontare
E sei arrivata raggio di sole
D’improvviso come la primavera
In attesa resto senza parole
Allo sbocciare di una chimera
Deporrò le armi e l’armatura
Umile affronterò il mio fato
Vivrò i miei dì senza premura
Vinto dal cuor che mi hai donato
Ascolterò la voce tua cantare
Il cuore ti aprirò senza paura
Con la forza del vento e del mare
Scaverò anche la roccia più dura
Ed in silenzio ti sarò vicino
Perché tu possa ancora sognare
Scoprirò la tua veste bianco lino
Così da poterti accarezzare
Sfiderò la nube e la tempesta
Sarò per te come porto sicuro
E il giorno si vestirà a festa
Per colorare il nostro futuro

La pioggia

Chi sei tu che sfiori il mio cuore
Nella notte buia e tempestosa?
Dove è solo il lampo che mi restituisce
Il deserto che mi circonda
Dammi la tua mano non parlare
Non chiederò il tuo nome
Ma che il battito del tuo cuore
Si unisca al mio
Ecco, lo senti il ritmo dei tamburi?
Si può intonare una canzone
Che accompagnerà la pioggia
Fino al mattino
La luce filtra già dalla finestra
Amata luce che rassicura
Odiata luce che non ha pietà
E che ti porta via da me
Che arrivi presto la pioggia
Nella buia notte
Che arrivi presto la pioggia
Io ti aspetterò

La sconosciuta in treno

Taglia l’aria e la terra il treno
Ne sole ne pioggia gli danno freno
Oltrepassa i campi e i ponti
Scavando tra le viscere dei monti
Nei tuoi scuri occhi che seguono
Immagini che sembrano fuggire
Tutte le mie difese si perdono
E pare sia miele anche soffrire
Sfida la dea fortuna e il tempo
Un drago che passa come un lampo
Correndo come cavallo alato
Ruggendo con un ritmo cadenzato
Un dolce malessere mi sorprende
Segnato da un palpito del cuore
Intorno a me tutto si confonde
Ti scongiuro non voltarti amore
Potenza di fuoco e di vapore
Scuoti il quieto passo delle ore
E erba e foglie al tuo passare
Inseguito dai bimbi per giocare
Vorrei sfiorare la tua bianca pelle
Sentire il sospiro tuo sensuale
E in un magico manto di stelle
Prenderti con bramosia animale
La città le grandi porte spalanca
Per ricoverare la bestia stanca
Che con lacerante stridio si quieta
Ed ognuno raggiunge la sua meta
Ti alzi e te ne vai chissà dove
Ignara amante di un istante
Come quando tira vento e piove
Do scampo all’anima mia sognante

Amore senza speranza

Cosa c’è sopra il cielo
Sopra i tetti di questa città
Oltre la nebbia che come un velo
Sfuma i colori della mia età
Vorrei il profumo dei tuoi anni
Coglierti i fiori del primo mattino
Cancellare tutti i miei affanni
E inebriarmi di te e di buon vino
Vorrei ballare al suono della tua voce
Con l’intensità di un tango argentino
Sentire il tuo sangue scorrere veloce
Per poi placare il tuo fremito felino
Cavalchi veloce le onde della vita
Io inciampo sulle rughe del mio volto
Il fiato mi manca e ho perso la partita
Fuggi via raro fiore appena colto
Cosa c’è oltre i tuoi occhi
Nella tua anima libera e leggera
Ho tra le mani un mazzo di tarocchi
Per sorprenderti quando verrà sera
Vorrei fermare il tempo che ci inghiotte
Sciogliere le briglie dei miei pudori
Perdermi con te nel buio della notte
E accenderti col fuoco dei miei ardori
Vorrei donarti la quiete e la tempesta
La forza per ogni lacrima del tuo viso
E la gioia di tutto un paese in festa
Per la luce che emani in un sorriso
Cavalchi veloce le onde della vita
Io inciampo sulle rughe del mio volto
Il fiato mi manca e ho perso la partita
Fuggi via raro fiore appena colto

L’inatteso dono

Passano veloci volti e posti noti
Falsi ideali gridati da idioti
Che mai il vento ha disperso
Mentre il mondo gira e mi fa il verso
Con amarezza torna il ricordo
Al tempo in cui alla prudenza sordo
Cucciolo di pirata io cantavo
Alla rivoluzione che invano aspettavo
Si ripetono così ad ogni stagione
Volti di santi senza vocazione
Pronti sempre a farti la lezione
Senza mai darti una soluzione
Temo la corsa verso il futuro
Come l’impatto contro un muro
E questa dilagante tecnologia
Non da tregua alla mia nostalgia
Sento che un film in bianco e nero
Sembra essere più reale e più vero
Di questa vita che ha perso sapore
E tutto sembra avere lo stesso odore
Così mi sorprendo a parlarti d’amore
Con la complicità di un ritrovato ardore
Pur confuso sul chi ero e chi sono
Tu sei l’emozione l’inatteso dono

A te

A te mia essenza e presenza
Va il mio respiro che si fa canto
Va il suono di queste parole
Inadeguate per l’amore, l’amore
Che ho per te.
A te mia dolce compagna
Va il dolore e la mia gioia
Il sole e la pioggia che bagna
Il giardino della mia mente
Che curo per te.
A te sicuro mio sostegno
Devo lo sguardo diretto
L’armonia di questo disegno
Che giorno dopo giorno
Coloro per te.
A te mio orgoglio e vanto
Confido i miei sogni segreti
I progetti su dati imperfetti
Che realizzo nelle storie
Che invento per te.
A te mia stella polare
Dedico l’impresa del cammino
Sulla via di un percorso incerto
Per i giorni che verranno
Io sarò con te.

Un fiore per te

Salirò il sentiero, impervio e tortuoso
Certo ci vorrà fiato, certo ci vorrà forza
E in cima al monte raccoglierò il fiore
Dai petali dorati e magico profumo
Per te io lo serberò amore quando verrai
A te lo donerò se amore tu verrai
Promesse su promesse e dolci sante bugie
Per folle desiderio dei nostri corpi tesi
E quando poi sfibrati e stanchi cederemo
Persi in altri mondi, in altre nuove vite
Tra le pagine sbiadite, del tuo caro diario
Un giorno troverai i petali di quel fiore
E con sorriso dolce che ti farà sorpresa
Lo porterai al cuore pensando ai baci miei.

Vite spezzate

Strada deserta del primo albeggiare
L’aria è ferma, il sole sembra aspettare
Questo non è il mondo che hai sognato
Fame dolore poi l’inferno ti ha trovato
Non hai ammazzato non hai mai rubato
Ti nascondi come un cane che è braccato
Alcool e fumo stordiscono il furore
Ed il cervello sopra il muro del dolore
Una mano tesa e sei riconoscente
A chi non ti ama e ha occhi di serpente
Soldi e donne ti sembra di sognare
Mai più il pane secco da mangiare
Un’arma in mano e sei contro un muro
La paura freni sognando il tuo futuro
Sfreccia per la via l’auto impazzita
Una vita stroncata e la tua è già finita
E pensi a tua madre, al dolore al pianto
Giro di giostra e il silenzio, lo schianto
Strada deserta del primo albeggiare
L’aria è ferma, il sole sembra aspettare

L’amore ci salva

Che vuoi che ti dica
che la vita corre e non cammina
mentre io sto fermo
come davanti a uno schermo
ad aspettare aspettare
ciò che non oso neanche immaginare
Che vuoi che ti dica
delle mie giornate della fatica
o dei miei sogni
delle mie ansie dei miei bisogni
della mia noia
o del ricordo di una passata gioia
Che vuoi che ti dica
che sono come in una foto antica
Ingiallita sbiadita
che tengo stretta tra le dita
un ricordo un ricordo
tanto vivo così muto e sordo
Che vuoi che ti dica
di questo suonare che non è musica
o del mio urlare
quando sono stanco di ascoltare
delle mie angosce
che tengo per me e che nessuno conosce
E allora sfioro la tua calda mano
i tuoi occhi con i miei si incrociano
ed il tuo respiro con il mio si fonde
nella tempesta in balia delle onde
sospesi per istanti così intensi
scivoliamo poi nel vortice dei sensi

14bPresentazione